( Johann Wolfgang von Goethe).
Il mondo non è senza Dio, Dio non è senza il mondo.
(Schleiermacher).
Riverbera ancora, nella cultura contemporanea, l’eco di antichi lemmi di cui continuo, per quanto mi sforzi, a non comprenderne il significato profondo.
In particolare mi riferisco al concetto di nichilismo: chi è? Che cos’è?
Nei “Frammenti postumi” Nietzsche tenta di schiarirmi le idee con queste parole:
Che cosa significa nichilismo? Significa che i valori supremi si svalutano. Manca lo scopo. Manca la risposta al: perché?
Ma credere che “abbiamo nulla” e che “siamo nulla” non è forse una contraddizione?
Infatti, se accettiamo l’idea che i valori siano tramontati, come possiamo muoverci nel mondo, interpretarlo e interagire con esso? Non sono forse le idee e i valori i motori propulsivi del nostro corpo e dell’anima?
A spingerci nello studio e nella ricerca di un lavoro non sono i valori della vita, del denaro o del potere?
Se cerchiamo amici; soffriamo la solitudine; cerchiamo una donna o un uomo con cui invecchiare e se soffriamo quando veniamo lasciati o lasciamo; non cerchiamo e soffriamo per amore – nella sua concezione più ampia?
Se la tecnica e la tecnologia sono sempre più sofisticate, se abbiamo fede, OPS!!!, fiducia nella scienza e ad essa poniamo domande, non è forse perché abbiamo sostituito – permettete le ridicole generalizzazioni – il calcolo delle probabilità alla Provvidenza?
E infine, il “valore di scambio” non è a sua volta un “valore assoluto”?
Il culmine della follia non è forse pensare che l'essere è il nulla? E "nichilismo" non è forse, innanzitutto, pensare che l'essere è nulla?
( Emanuele Severino )
Credo che i valori di economia; di vita; bene e male; Dio e scienza siano presenti oggi come in altre epoche ma che si manifestino nella società contemporanea con modalità diverse. Magari sono semplicemente interpretate in altro modo… ma ci sono.
Il “nulla” non esiste, l’uomo è un animale metafisico, dio non muore ma si trasforma.
Antonio Rotundo